Donald Trump sparato ad un comizio: era già successo in un famoso videogioco

Il tycoon è fortunatamente sopravvissuto all’attentato durante il suo comizio a Butler in Pennsylvania, ma altri presidenti non furono così fortunati.

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CREDITI: Dreamstime

Donald Trump è in corsa per la Casa Bianca, una corsa che implica dibattiti e comizi, almeno fino al prossimo novembre. Sabato 13 luglio, mentre Taylor Swift si preparava ad infiammare San Siro, l’ex presidente è stato ferito da un colpo sparato allo scopo di eliminarlo.

 

Attentato Donald Trump: non è stato un cecchino

Sabato 13 luglio, mentre si trovava a Butler, Pennsylvania, Donal Trump è stato colpito da uno dei 7 colpi sparati da Thomas Mathew Crooks, 20enne di Bethel Park ed elettore del partito repubblicano. Crooks subito dopo aver sparato è stato identificato e ucciso dal Secret Service, mentre Donald è rimasto lievemente ferito ad un orecchio. L’attentatore aveva sparato, pare, allo scopo di assassinare l’ex Presidente degli Stati Uniti. Crooks non era un cecchino, ha sparato da una distanza di circa 150 metri da dove si trovava Trump, dal tetto di un palazzo e, chiunque abbia giocato a Sniper Elite lo sa, se fosse stato un cecchino con quell’obiettivo, non avrebbe di certo sbagliato il colpo. Per fortuna Trump si è salvato, ma perché Crooks  ha voluto tentare di uccidere il neo candidato alla Casa Bianca? Come Civil War ci ha recentemente mostrato al cinema, il rapporto degli americani con i loro Presidenti è ambiguo: se da un lato gli conferiscono poteri impressionanti, dall’altro si sentono in piano diritto di intervenire sulle loro stesse vite in caso di disaccordo o delusione. E la storia americana è piena - tristemente - di attentati purtroppo riusciti. Il più celebre è quello ai danni del primo Presidente degli Stati Uniti d’America, Abramo Lincoln, ucciso mentre si trovava a teatro perché ritenuto “colpevole” della liberazione degli USA dalla schiavitù.

 

Altrettanto celebre l’attentato del 1963 ai danno di John Fitzgerald Kennedy che portò alla morte del Presidente, uno tra i più amati, tra le braccia della moglie Jackie. E ancora quello del fratello Bob, subito dopo la vittoria delle primarie in California. Poi fu la volta di George Wallace e Ronald Reagan fino ad arrivare allo scorso 13 luglio. Non si conoscono, ad oggi, le motivazioni dell’attentatore ma, al netto delle speculazioni che verranno fatte nei prossimi giorni, possiamo dire con certezza che esiste una falla nel Secret Service, l’agenzia che si occupa da sempre della sicurezza dei Presidenti americani. 

 

E proprio su questo, secondo quanto dichiarato dal Presidente eletto e avversario di Trump: Joe Biden, si concentreranno le indagini dei servizi segreti e delle forze dell’ordine. Oltre i fatti non si sono certo fatte attendere le teorie del complotto che vedono il tycoon artefice dell'attentato alla sua stessa vita. La ragione di simili teorie non regge alla semplice prova della logica. Dopo il dibattito con Biden, Trump era già in netto vantaggio - numerico e reputazionale - sul contendente alla Presidenza e l’attentato, per quanto grave e tragico, non contribuirà in maniera così decisiva alla vittoria di Trump a novembre.

 

JFK e il videogame in sua memoria

C’è stato un caso, molto più dell’assassinio di Lincoln che ha inciso sulla politica americana in senso così tragico. si tratta dell’omicidio Kennedy, avvenuto a Dallas nel 1963 per mano di Lee Harvey Oswald. Kennedy è stato uno dei Presidenti più amati della storia del Paese, le sue politiche erano viste come rivoluzionare e in grado di cambiare il mondo. Il suo volto era diventato un’icona della libertà già in vita ma, con la sua tragica morte JFK, è diventato come e in un certo senso più di Lincoln, un simbolo. Per gli emarginati, per i liberi pensatori, per i sognatori e per colori che credevano davvero nel sogno americano di cui JFK, con la sua bellissima moglie Jackie, era parte preponderante e testimone al contempo. Non sorprende dunque che, proprio alle misteriose vicende del suo assassinio, sia stato dedicato il videogioco JFK reloded. Il gioco permette di vestire i panni di Oswald e commettere l’omicidio del Presidente ma, se siete già pronto a gridare al cringe, sappiate che lo scopo è ricostruire più fedelmente possibile, le dinamiche dell’attentato. Gli autori del videogioco hanno offerto anche  un premio di 10 000 dollari per chi fosse riuscito a ricostruire il più fedelmente possibile l’omicidio. Il videogioco ha avuto una tale eco, da essere nominato anche nella serie tv Law&Order: Special Victims Units.

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