Nutella compie 60 anni: festeggiamo ricordando i videogiochi Ferrero

Nutella compie 60 anni ed è l'immancabile compagna di tutti gli amanti delle creme alla nocciola, ma il suo fondatore Ferrero quanti videogiochi ha creato?

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CREDITI: Dreamstime

Nutella, il celebre brand della Ferrero, ha compiuto 60 anni, e per molti italiani (e non solo) è da sempre sinonimo di dolci momenti. Questa deliziosa crema spalmabile ha accompagnato intere generazioni in ogni colazione e merenda, diventando un simbolo di affetto e condivisione. Ma Ferrero non è solo Nutella: negli anni 2000 ha saputo conquistare il cuore dei bambini anche attraverso un’iniziativa innovativa e geniale. Per festeggiare il compleanno di questo grande brand, vogliamo ricordare un periodo particolare della storia Ferrero, in cui vennero creati cartoni animati e videogiochi inseriti nelle confezioni di merendine Kinder.

Gli anni d’oro di Ferrero e i suoi videogiochi

Negli anni 2000, Ferrero decise di inserire videocassette, e successivamente CD, all'interno delle confezioni doppie delle merendine Kinder. Queste cassette contenevano cartoni animati creati appositamente, con protagonisti nuovi e originali personaggi che avevano lo scopo di divertire e intrattenere i bambini e, allo stesso tempo, aumentare la fedeltà dei consumatori ai prodotti dolciari. Ma l’iniziativa non si fermò qui: cavalcando l'onda di compiacimento nei confronti dei personaggi dei cartoni dei piccoli amanti delle sue merendine, Ferrero decise di includere anche dei videogiochi ispirati alle trame delle cassette. Questo fu un regalo per i più piccoli che contribuì a consolidare il legame tra il marchio e i suoi fan, che ancora oggi ricordano quei personaggi come se fossero piccoli amici d'infanzia.

 

Alcuni di questi cartoni animati, con i rispettivi videogiochi, sono diventati veri e propri cult per chi è cresciuto in quell’epoca. Ferrero per realizzare queste VHS fondò la "Kinder e Ferrero multimedia production", una società che, aiutata da altre, realizzava appunto il lungometraggio. 

 

 

Ecco alcuni dei titoli più noti che chiunque sia stato bambino negli anni 2000 non può aver dimenticato:

  • I Magotti e la pentola magica (2001): creato dall’ideatore dell’Albero Azzurro, questo fu uno dei primi esperimenti di Ferrero nel mondo dei cartoni animati e dei videogiochi. I Magotti portarono i bambini in un’avventura magica, ricca di creature fantastiche e incantesimi. Il videogioco associato permetteva di vivere le stesse avventure in modo interattivo, in compagnia dei Magotti e del Mago che li ha creati per sbaglio.

 

 

  • I Lunes e la sfera di Lasifer (2002): questo titolo portava i bambini direttamente nel deserto, all'interno delle piramidi per scoprire i segreti dei Lunes. Il videogioco collegato permetteva di esplorare questo mondo magico, risolvere tantissimi enigmi e affrontare vari ostacoli per sconfiggere il malvagio antagonista del film. 

 

 

  • I Magicanti e i 3 elementi (2003): questo cartone raccontava la storia di creature magiche chiamate i Magicanti. In questo mondo vi erano due scuole di magia, i cui allievi si sfidavano costantemente. La sfida era composta da un "Sasso, carta, forbice" ma con gli elementi: acqua, fuoco e legno. Il videogioco associato sfidava i bambini a risolvere puzzle e superare ostacoli utilizzando i poteri dei Magicanti. Il successo di questo titolo fu notevole, e molti ricordano con affetto le ore passate davanti al computer a giocare con i propri personaggi preferiti.

 

 

  • I Roteò e la magia dello specchio (2004): in questo cartone, esisteva un popolo chiamato i Roteò, la cui peculiarità era quella di poter roteare come fossero Crash Bandicoot. Il videogioco cercava seguiva la stessa trama, offrendo punti di vista diversi e più interattivi con avventure ricche di colpi di scena e magia. Anche in questo caso, i giocattoli dei personaggi si trovavano nelle confezioni di merendine, aumentando l’interazione dei bambini con il mondo creato da Ferrero.

 

 

  • Gli Animotosi nella Terra di Nondove (2005): gli Animotosi erano delle motociclette che vivevano nella loro terra, dove naturalmente non potevano mancare cattivi ricchi di carisma. Il videogioco collegato permetteva ai bambini di guidare questi personaggi attraverso la Terra di Nondove, affrontando sfide e avventure per riportare l'armonia nel loro mondo. Il cartone e il gioco furono amatissimi, e gli Animotosi divennero rapidamente parte dell'immaginario collettivo dei giovani fan di Ferrero.

 

 

  • I Lampaclima e l’isola misteriosa (2006): questo titolo cambiò il nome per il videogioco intitolandolo “I Lampaclima e la stele climotta”, in cui i protagonisti dovevano affrontare una serie di sfide per salvare l’isola misteriosa. Anche in questo caso, la combinazione di cartone animato, videogioco e gadget nelle merendine fu un successo strepitoso, specialmente grazie alle luci che proiettavano sul pavimento i personaggi.

 

 

  • Gli Skatenini e le dune dorate (2007): gli Skatenini erano ragazzi appassionati di skateboard, che vivevano avventure incredibili in scenari desertici. Questo fu il primo cartone della serie Ferrero ad essere realizzato in 3D, per quanto possa sembrare un successo a parole, purtroppo non lo fu. Infatti, i successivi cartoni tornarono al classico 2D. Il videogioco associato era un mix di gare di skateboard e risoluzione di enigmi, il che lo rendeva particolarmente popolare tra i bambini più grandi.

 

Una strategia geniale per fidelizzare i più piccoli

L'idea di inserire cartoni animati e videogiochi nelle confezioni di merendine fu un’idea geniale, e tutti i bambini dell’epoca adoravano collezionare i vari titoli. Il fatto che ogni videogioco fosse legato a un cartone animato specifico rendeva l’esperienza più completa e immersiva, trasformando i prodotti dolciari in qualcosa di molto più interattivo, magari accompagnando le partite dei piccoli gamer. Non era solo un modo per vendere più merendine, ma per creare un universo condiviso, che i bambini potevano esplorare sia attraverso lo schermo che con i giocattoli fisici trovati nelle confezioni che potevano, ad esempio, scambiare a scuola.


Mentre celebriamo i 60 anni di Nutella, è bello ricordare come Ferrero abbia saputo conquistare il cuore dei consumatori non solo attraverso il gusto, ma anche con idee innovative e creative. I cartoni animati e i videogiochi legati ai prodotti Kinder rimarranno per sempre nella memoria di chi è cresciuto negli anni 2000, come simbolo di un’epoca in cui un semplice pacchetto di merendine poteva trasformarsi in un’avventura magica e interattiva. Ferrero ha sempre saputo come rendere ogni esperienza speciale, e queste iniziative dimostrano ancora una volta la sua capacità di creare connessioni durature con il suo pubblico.

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