PlayStation ha aiutato AMD a evitare la bancarotta

Renato Fragale, che lavora presso AMD da oltre venti anni, ha raccontato su LinkedIn come l’azienda sia stata salvata proprio dalla collaborazione con Sony

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CREDITI: Foto: Dreamstime

Renato Fragale, attuale Senior Director of OEM Consumer & Gaming Client Business presso AMD, ricorda come la collaborazione con Sony abbia "aiutato AMD a evitare la bancarotta" quando dirigeva il team che ha sviluppato il processore per PlayStation 4. La PS4 è stata lanciata dalla multinazionale giapponese all'inizio del 2013 e il successo del processore personalizzato "Jaguar" (e della Xbox One di Microsoft) è stato infatti determinante per la sopravvivenza di AMD in un momento estremamente difficile per l'azienda.

In che modo PlayStation ha salvato AMD

Dieci anni fa, AMD, purtroppo, non se la passava troppo bene. Al contrario, gli analisti prevedevano che l'azienda sarebbe fallita entro il 2020. Basti pensare che, nel 2015, la compagnia statunitense ha registrato un calo del 10% delle entrate a causa della contrazione del mercato dei PC.

 

 

Tuttavia, sarebbe stato proprio un contratto con Sony per la produzione di chip per la PlayStation 4 ad aver aiutato AMD a evitare la bancarotta. O almeno, questo è quanto ha scritto Renato Fragale, responsabile della divisione PC gaming di AMD, nel suo riassunto condiviso su LinkedIn:

 

 

La PS4 di Sony non era l'unica console a utilizzare il chip di AMD all'epoca. Anche la Xbox One di Microsoft era alimentata dalla logica di sistema dell'azienda. Certo, i profitti di AMD sarebbero stati piuttosto esigui, ma Sony (e Microsoft) riuscirono a vendere milioni di console con i suoi chip.

 

 

Uno dei motivi per cui Microsoft non viene menzionata nel curriculum di Fragale potrebbe essere rappresentato dai dati di vendita. Ad oggi, sono state vendute più di 117 milioni di PS4, mentre Microsoft è riuscita a vendere "solo" circa 58 milioni di unità di Xbox One e, all'epoca, gli analisti stimavano che quest'ultima ne avesse vendute soltanto 35 milioni.

Un dipendente di AMD conferma: "La crisi del 2008 ci ha messo in una situazione finanziaria pericolosa"

Tale notizia è stata confermata da un altro "veterano" di AMD, che ha evidenziato la dichiarazione di Fragale su LinkedIn. Phil Park, Memory Systems e Interconnect Performance Architect di AMD, ha infatti raccontato ai suoi follower su X che anche lui ricorda di aver vissuto i momenti difficili di AMD tra la fine degli anni Novanta e l'inizio del 2010. In particolare, Park ha illustrato i problemi di AMD durante tale periodo, commentando come l'azienda si sia tirata fuori da una situazione finanziaria pericolosa.

 

“Ho vissuto questo periodo. La crisi finanziaria globale del 2008 ci ha messo in una posizione incredibilmente negativa, soprattutto dopo il recupero di Intel con Merom/Conroe/Woodcrest e Nehalem. Abbiamo venduto diverse IP, come Adreno, per raccogliere fondi. La maggior parte di noi ha subito una riduzione temporanea dello stipendio

 

 

Come detto poco sopra, un'ancora di salvezza per le finanze di AMD è arrivata però con i contratti per le console, che le hanno permesso di guadagnare denaro fornendo i processori alla base della PlayStation 4 (e della Xbox One). Grazie al successo di questa generazione di console Sony (e Microsoft), AMD ha effettivamente evitato la bancarotta.

 

 

Se si leggono i comunicati finanziari di AMD alla fine degli anni 2010, si può infatti notare che la Business Unit Semi-Custom ha iniziato a fornire un flusso finanziario costante, grazie al quale AMD ha potuto investire in altri progetti lungimiranti, come lo sviluppo dell'architettura di CPU Zen che ha alimentato la rinascita dell'azienda. 

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