L'amore di Mike Shinoda per i videogiochi: dai tour-bus di Linkin Park a Twitch

Mike Shinoda, seconda voce de Linkin Park, è sempre stato un grande fan dei videogiochi, tanto da organizzare partite di Halo nel bus con la band.

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CREDITI: Dreamstime

Mike Shinoda, co-fondatore e seconda voce dei Linkin Park, è non solo un artista poliedrico, ma anche un appassionato videogiocatore. Nel corso degli anni, ha dimostrato come la sua passione per i videogiochi sia diventata parte integrante della sua vita e della sua creatività. Dalle epiche sessioni di "Halo" durante i tour della band, alla creazione di musica su Twitch, Shinoda ha abbracciato il mondo del gaming come una forma di espressione e connessione con i fan. Questo articolo esplorerà i videogiochi preferiti di Mike, la sua influenza nella cultura gaming e il suo impegno nelle collaborazioni con i franchise di successo.

Chi è Mike Shinoda?

Mike Shinoda, nato a Los Angeles nel 1977, è uno dei membri fondatori della leggendaria band rock Linkin Park. Oltre a essere stato per tutta la storia della band la seconda voce principale, oggi è il principale autore, chitarrista ritmico, tastierista e produttore del gruppo. Con un background artistico e musicale, Shinoda è sempre stato un creativo a tutto tondo, ma quello che molti potrebbero non sapere è la sua profonda passione per i videogiochi. Cresciuto con una NES tra le mani, Shinoda ha sviluppato una forte affinità per i videogiochi, che ha continuato a coltivare anche da adulto.

 

Un'ossessione nata dall'infanzia: i primi giochi di Mike Shinoda

In un'intervista presentata in magzter, emerge che i primi ricordi videoludici di Mike Shinoda risalgono alla sua infanzia, quando i suoi genitori lo portavano a giocare ai classici giochi arcade mentre loro partecipavano a tornei di bowling. Questo contatto precoce con i videogiochi accese una scintilla che non si è mai spenta. Dopo aver ricevuto il suo primo Nintendo Entertainment System (NES), Shinoda e i suoi amici trascorrevano ore a giocare e scambiarsi giochi, affrontando e superando ogni sfida. "Oltre al disegno, giocare ai videogiochi era l'unica cosa che facevo", ha raccontato in un'intervista. Shinoda amava talmente tanto l'universo dei giochi che si divertiva a creare i propri nemici e livelli per Mega Man, disegnando interi scenari su fogli di carta.


Questa fase di creatività e immaginazione ha contribuito a formare non solo il suo amore per i videogiochi, ma anche il suo approccio artistico e musicale. I personaggi e i mondi fantastici che popolavano i videogiochi hanno influenzato il suo stile visivo e, in seguito, il suo modo di comporre musica.

Call of Duty, Fortnite e Halo: i giochi preferiti di Mike Shinoda

Uno dei giochi più amati da Mike Shinoda è Call of Duty, un franchise che ha spesso giocato in diretta su Twitch, la piattaforma di streaming dove è diventato attivo durante il periodo della quarantena. La sua abilità in questo sparatutto in prima persona è nota, e non è raro vederlo interagire con i fan mentre affronta intensi scontri a fuoco online. Shinoda ha elogiato più volte il realismo e l'adrenalina che Call of Duty riesce a trasmettere, diventando uno dei suoi passatempi preferiti durante le pause dalla musica. Fortnite è un altro titolo che ha catturato l'attenzione di Shinoda. 

 

Il suo interesse per il battle royale di Epic Games non si limita solo al gameplay, ma si estende alla cultura che Fortnite ha creato attorno a sé. In un post su X, Shinoda ha evidenziato il potenziale innovativo degli NFT (token non fungibili) all'interno del mondo videoludico, sottolineando come questi possano trasformare l'esperienza di gioco, permettendo ai giocatori di usare i loro oggetti virtuali preferiti nei titoli più disparati, come Fortnite, Call of Duty e persino Minecraft.

 


Halo, tuttavia, occupa un posto speciale nel cuore di Shinoda. Durante i tour con i Linkin Park, era solito organizzare maratone di Halo sul bus della band, creando momenti indimenticabili con i suoi compagni di viaggio. Questa serie di sparatutto in prima persona ha cementato l'amore di Shinoda per il gioco multiplayer, e i ricordi di quelle sessioni intense continuano a essere un tema ricorrente nelle sue interviste.

L'influenza del gaming sulla creatività di Shinoda

La passione di Mike Shinoda per i videogiochi non si ferma al semplice giocare. Ha anche collaborato direttamente con l'industria videoludica. La band Linkin Park ha stretto una collaborazione con il franchise Medal of Honor, un altro sparatutto iconico, contribuendo con la loro musica alla colonna sonora di "Medal of Honor: Warfighter". Questo legame tra musica e videogiochi non è solo una strategia commerciale, ma riflette l'ammirazione di Shinoda per l'arte interattiva e il modo in cui i giochi possono raccontare storie attraverso la musica.

 

Shinoda ha anche creato musica ispirata ai videogiochi. Durante la quarantena, ha lanciato su Twitch il progetto "Dropped Frames", una serie di album che combina la sua passione per la produzione musicale e il gaming. Molte delle tracce presenti in "Dropped Frames, Vol. 1" sono state composte in tempo reale mentre Shinoda interagiva con i suoi fan, utilizzando suoni e strumenti che ricordano le colonne sonore dei giochi a 8 bit.

Videogiochi, musica e NFT: La visione di Shinoda per il futuro

Oltre alla sua passione per i giochi tradizionali, Mike Shinoda è anche un fervente sostenitore dell'integrazione delle nuove tecnologie nel mondo del gaming. Nel 2021, ha condiviso sui social media la sua visione degli NFT come il futuro dei giochi. 


Questo approccio riflette l'apertura di Shinoda verso le innovazioni che possono arricchire l'interazione tra giocatori e mondi digitali. Per lui, i videogiochi non sono solo un passatempo, ma una parte fondamentale della cultura moderna, che si intreccia con la musica, l'arte e la tecnologia.


Nel suo post su X, il cantante spiega il suo punto di vista:

Ah! Ecco qualcosa che la gente non spiega: gli NFT non devono essere necessariamente jpg.
Immagina di prendere la tua skin preferita da Valorant e di usarla su Fortnite. E senza pagare di più, perché la possiedi. Quindi usala in CoD, Minecraft, persino su Twitter, IG.
Tante possibilità, no?

 


E specifica ancora:

#2. Una cosa che ho detto e che è stata fraintesa è che gli NFT aprono la possibilità di spostare asset tra giochi. Non intendevo *letteralmente* spostare cose tra Fortnite e Minecraft; intendevo il concetto di spostamento tra 2 giochi che ami (questi 2 giochi potrebbero non esistere ancora).

 

Mike Shinoda ha dimostrato che la passione per i videogiochi può andare di pari passo con la creatività musicale. Dai suoi primi ricordi con la NES ai giochi moderni come Call of Duty e Fortnite, Shinoda ha sempre trovato un modo per integrare la cultura del gaming nella sua vita. Il suo coinvolgimento con giochi come Medal of Honor e la sua visione del futuro dei giochi attraverso gli NFT dimostrano quanto profondamente sia legato a questo mondo, trasformando una semplice passione in una parte essenziale della sua arte.

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